Nave di salvataggio varata dai Cantieri Navali Riuniti di Ancona nel dicembre 1943, venne poi rimorchiata dai tedeschi a Trieste ancora incompleta ed ivi autoaffondata nel settembre 1944. Recuperata dalla Marina inglese, fu restituita all’Italia e riportata sullo scalo di Ancona, nuovamente varata il 2.6.1951 e consegnata alla M.M. nel 1955.
In nove tavole datate 3.5.1941: piano di costruzione, vista di fianco, sezione longitudinale, vista dall’alto, piano dei ponti superiori, corridoio, copertino inferiore, doppio fondo, n. 6 sezioni trasversali, sezione maestra ed elica.
Il progetto prevedeva un cannone da 100/47 O.T.O. tipo torpediniere, ma furono poi installate tre mitragliere da 20 mm stabilizzate (probabilmente l’arma n. 2680).
Nave di salvataggio varata dai Cantieri Navali Riuniti di Ancona  nel dicembre 1943, venne poi rimorchiata dai tedeschi a Trieste ancora incompleta ed ivi autoaffondata nel settembre 1944. Recuperata dalla Marina inglese, fu restituita all’Italia e riportata sullo scalo di Ancona, nuovamente varata il 2.6.1951 e consegnata alla M.M. nel 1955.
In nove tavole datate 3.5.1941: piano di costruzione, vista di fianco, sezione longitudinale, vista dall’alto, piano dei ponti superiori, corridoio, copertino inferiore, doppio fondo, n. 6 sezioni trasversali, sezione maestra ed elica.
Il progetto prevedeva un cannone da 100/47 O.T.O. tipo torpediniere, ma furono poi installate tre mitragliere da 20 mm stabilizzate (probabilmente l’arma n. 2680).