0071 * PLATINO, ACCIAIO, COBALTO, NICHELIO l.f.t. 60,18 m – 1:50


Sommergibili Classe 600 – Serie PLATINO

Il Platino, varato l’1.6.1941, fu il primo della serie a scendere in mare, ultimo della classe fu l’Argento, varato il 22.2.1942.

Otto tavole originali dei Cantieri Odero Terni Orlando del Muggiano con: piano di costruzione, vista di fianco, vista dall’alto, sezione longitudinale, sezioni orizzontali, n. 8 sezioni trasversali e sezione maestra.

Erano armati con un cannone da 100/47 (arma n. 2420).

Per ulteriori dettagli vedere anche le documentazioni 0789 e 1074

Come tutti i sommergibili della Classe 600, vennero realizzati secondo il progetto Bernardis a semplice scafo con doppi fondi centrali resistenti e controcarene esterne.  Tutti varati nel corso del conflitto, ebbero un maggior dislocamento e numerose modifiche dettate dall’esperienza di guerra, con particolare riferimento alla adozione di una nuova torretta sul modello di quella dei sommergibili tedeschi tipo “VII”.

L’armamento antiaereo fu migliorato e potenziato con la sistemazione di mitragliere binate su affusti a scomparsa mentre sui battelli superstiti, verso la fine del conflitto, vennero adottate nuove apparecchiature per il lancio dei siluri e contro la localizzazione radar.

Appartenevano alla serie: PLATINO, ACCIAIO, COBALTO e NICHELIO costruiti dal Cantiere O.T.O. di La Spezia, ASTERIA, GIADA, GRANITO, PORFIDO, AVORIO e ALABASTRO costruiti dai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone, BRONZO, VOLFRAMIO e ARGENTO costruiti dai Cantieri Tosi di Taranto.  Solo i battelli PLATINO, GIADA e NICHELIO sopravvissero al conflitto.

Le documentazioni disponibili per questa serie di sommergibili, considerato il tratto dei disegni e l’accurata conservazione, sono fra le più belle di tutte quelle reperite.

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 Sommergibili Classe 600 – Serie PLATINO

Il Platino, varato l’1.6.1941, fu il primo della serie a scendere in mare, ultimo della classe fu l’Argento, varato il 22.2.1942.

Otto tavole originali dei Cantieri Odero Terni Orlando del Muggiano con: piano di costruzione, vista di fianco, vista dall’alto, sezione longitudinale, sezioni orizzontali, n. 8 sezioni trasversali e sezione maestra.

Erano armati con un cannone da 100/47 (arma n. 2420).

Per ulteriori dettagli vedere anche le documentazioni 0789 e 1074

Come tutti i sommergibili della Classe 600, vennero realizzati secondo il progetto Bernardis a semplice scafo con doppi fondi centrali resistenti e controcarene esterne.  Tutti varati nel corso del conflitto, ebbero un maggior dislocamento e numerose modifiche dettate dall’esperienza di guerra, con particolare riferimento alla adozione di una nuova torretta sul modello di quella dei sommergibili tedeschi tipo “VII”.

L’armamento antiaereo fu migliorato e potenziato con la sistemazione di mitragliere binate su affusti a scomparsa mentre sui battelli superstiti, verso la fine del conflitto, vennero adottate nuove apparecchiature per il lancio dei siluri e contro la localizzazione radar.

Appartenevano alla serie: PLATINO, ACCIAIO, COBALTO e NICHELIO costruiti dal Cantiere O.T.O. di La Spezia, ASTERIA, GIADA, GRANITO, PORFIDO, AVORIO e ALABASTRO costruiti dai Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone, BRONZO, VOLFRAMIO e ARGENTO costruiti dai Cantieri Tosi di Taranto.  Solo i battelli PLATINO, GIADA e NICHELIO sopravvissero al conflitto.

Le documentazioni disponibili per questa serie di sommergibili, considerato il tratto dei disegni e l’accurata conservazione, sono fra le più belle di tutte quelle reperite.