1400 – VICTORY l.f.t. 68,96 m (Solo scafo) – 95 m circa con alberatura – 1:96/1:48

Vascello inglese di 1ª classe a tre ponti, armato con 100 cannoni e dotato di un equipaggio di 850 uomini.  Costruito a Chatam dal 1759 al 1765 sui piani di sir Thomas Slade, era stato rimodernato due volte prima di divenire l’ammiraglia di Horatio Nelson che vi cadde, ferito a morte, il 21 ottobre 1805, nel corso della battaglia di Trafalgar.

La nave, quando venne radiata dal servizio attivo, subì alterne vicende fino a quando, poco dopo la prima Guerra Mondiale, si decise di preservarla e trasformarla in un museo.  Fu allora posta in un bacino secco a Portsmouth e ripristinata nell’aspetto che aveva a Trafalgar.

In pratica, pur conservando l’aspetto esteriore, furono fatti grossi lavori di modifica per adattarla alla nuova condizione di “Museo” (ad esempio gli alberi, pur della forma e con la verniciatura esterna “come a Trafalgar” sono però in ferro, attraversano la chiglia e sono annegati in grossi plinti di cemento per conferire stabilità a tutto l’insieme).

Danneggiata durante l’ultima guerra da una bomba d’aereo esplosa tra l’esterno dello scafo ed il bacino in cui è sistemata, è stata restaurata una prima volta alla fine della guerra ed ha subito recentemente un intervento radicale di sostituzione di molte parti dello scafo gravemente compromesse da tarli e parassiti del legno.

I disegni presentati sono forse fra i più famosi dell’intera “Collezione Lusci“: sono infatti sei splendide tavole che, al momento della loro pubblicazione nel 1964, fornirono una completa documentazione per la costruzione di un modello veramente “importante”  che, in pratica, riproduce la nave così come è ora conservata a Portsmouth (senza velatura).

Piano delle ordinate, vista di fianco, vista dall’alto, viste prospettiche e numerosi particolari delle attrezzature.

Alle 6 tavole originali della Collezione Lusci  è stata aggiunta una settima tavola in scala 1:48 che, secondo l’usanza di tantissimi disegni inglesi di cantiere del 18° secolo, riporta in sovrapposizione sia il profilo esterno dello scafo sia la sezione longitudinale.   Nei disegni di Lusci infatti la sezione longitudinale dello scafo è limitata al ponte superiore  e diversi modellisti, interessati a “saperne di più” per quanto riguarda la costruzione della nave vera, avevano richiesto qualcosa di più completo, facendoci notare  che la mancanza di una sezione longitudinale dello scafo era una “pecca” abbastanza rilevante.   La tavola era stata disegnata  dal compianto Giancarlo Bassi probabilmente nel 1975/’76, era andata smarrita dopo la scomparsa  dell’Autore ed è stata recentemente ritrovata, restaurata in alcune parti leggermente danneggiate e quindi inserita a completare la raccolta originale dei piani Lusci.

1400/M – É inoltre disponibile la copia fotostatica completa della serie di articoli pubblicati da Vincenzo Lusci sulla rivista Modellistica negli anni 1964-65 che, basandosi sui piani citati, descrivono passo passo le varie fasi di costruzione del modello.

La copia degli articoli potrà essere richiesta anche indipendentemente dall’ordine dei disegni

1400-A